22 settembre - PECHINO

finalmente un letto...
sono sdraiato su questo enorme lettone della suite di un lussuosissimo albergo di Pechino.
Alla mia destra ho una grandissima finestra che affaccia su tutto il centro di Pechino...non so da quante ore sono qui fermo ad osservare tutto questo spettacolo di luci che illuminano i negozi, gli alberghi e le strade. Ho mille pensieri per la testa...penso a tutte le persone che non vedo da tre mesi, a tutti i luoghi e le avversità che ho superato in sella a Jessica e tutte le cose straordinarie che ho avuto la fortuna di vedere con i miei occhi, ma solo un pensiero mi rimane sempre fisso ...ci sono riuscito! ce l'ho fatta! SONO ARRIVATO A PECHINO!!!
E' inutile dirvi quanto sia emozionante per me, nessuno potrebbe capirmi in questo momento...

Alle 16.15 sono arrivato in sella a Jessica all'ambasciata italiana di Pechino...mentre passo tra una fila enorme di persone a filo di gas inizio subito a ricevere pacche sulla spalla e applausi, devo fare ancora una curva e tutto finirà, solo una piccola curva ma sembra essere la piu' pericolosa che abbia affrontato in vita mia, mi faccio coraggio e per l'ultima volta accarezzandola apro il gas a Jessica e arrivo al TRAGUARDO, il tempo di togliere il casco e dare un urlo di sfogo e tutti i compagni di viaggio mi saltano addosso, mi abbracciano, si complimentano e tante, tante lacrime !E' stato stupendo tagliare il nastro tricolore, e' sicuramente il momento piu' emozionante e non vi nascondo che mi sono commosso.
E' finita fratelli miei...non mi resta che tornare a casa, non mi resta che tornare nel mio club e organizzare subito la nuova annata per tutti voi Ducatisti che mi seguite da sette lunghi anni. Non vi preoccupate perche' non sono stanco...anzi!
Ho tante idee per il Dreams, ho tante Domeniche emozionanti, ho tanti km da farvi macinare con il sorriso sempre presente sotto le vostre visiere e HO TANTA, MA TANTA VOGLIA DI CONTINUARE IL MIO VOLO; mi mancano solo 20.000 km per festeggiare i 250.000 km in sella ad una Ducati (da quando ho acquistato il primo monster a 18 anni) ovvero meno di un anno di galoppate con il mio club!
Prima di lasciarvi volevo ringraziare un po di persone:
Superhomo vice presidente AMICO per l'ottimo lavoro svolto in mia assenza, grazie di vero cuore...sei un vero amico.
Poi i miei fratelli Roby, Achi, Wolf, Schiatta, Frivola, Checco, Francesco, Valentino, Mauro, Ziaj, Vincenzo, Guarnas e tutti coloro che mi sono stati vicino e mi scuso se non vi ho nominati tutti ma siete veramente tanti. Ho portato tutti voi in ogni singola curva, in ogni km macinato, in ogni foto che mi hanno scattato, in ogni brindisi fatto e ogni volta che mi sono girato per guardare indietro ho visto uno di voi...grazie fratelli, grazie per aver creduto in me e grazie per essere parte integrante della mia vita.
Un grazie anche a Ducati Mosca che mi ha dato una grandissima mano con professionalita' e passione.
Un mega grazie a tutto lo staff Ducati che mi e' stato vicino e che si e' occupato del blog Ducati.
Infine un grazie a Lucio Attina', Dott. Del Torchio e Andrea Venturi, persone fantastiche sotto ogni punto di vista, professionali, seri e dei veri amici...GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!

Con questa piccola lettera vi lascio fratelli, non mi resta che tornare a Napoli...e ricordate che...IL MIO VOLO CONTINUA!!!

Ore 18.03 e il volo continua...

18/09 - Deserto del Gobi

CI SONO RIUSCITO!!!
Oggi è un giorno importantissimo per me…ho superato il deserto dei Gobi!!!
Non ti dimenticherò mai mio caro deserto, non dimenticherò mai che mi hai svegliare con una tarantola nella tenda, che mi hai fatto svegliare dai lupi, non dimenticherò mai la tromba d’aria nel cuore della notte, non dimenticherò mai le tue spettacolari dune, le tue montagne rocciose, le ossa e i teschi che ho incontrato durante la marcia, non dimenticherò mai le fantastiche albe e gli strepitosi tramonti che osservavo mentre ero alla guida di Jessica, non dimenticherò mai il cielo stellato, non dimenticherò mai le tue piste sabbiose che mi hanno creato tantissimi problemi e non dimenticherò mai di averti superato senza far mai caricare Jessica sul camion. Lo so, non te lo aspettavi neanche tu ma ci siamo riusciti, abbiamo superato sabbia, acqua, fango, tempeste e piccole trombe d’aria ma ce l’abbiamo fatta! Non preoccuparti, il mio è solo un arrivederci, tornerò in mongolia ma tornerò da turista così almeno potrò viverti senza correre rischi e ti farò tutte le foto che non ho potuto farti e fidati, sono sicuro che anche tu ti ricorderai di me e anche per tanto tempo…perché? Te lo spiegherò tra un anno!
Ore 23.19 ASFALTOOOOO!!!!


E il volo continua…

16/09 - Deserto del Gobi

Ancora nel deserto, ancora un accampamento e ancora tanti km tra sabbia e fango.
Anche questa tappa è finita in notturna e finalmente ho terminato anche la tappa di oggi. Sono le due di notte, fa molto freddo e tra un po’ vado a mangiare qualcosa con la speranza che con un po di birra e qualche bicchiere di grappa riesca a prendere calore. Cosa dire…anche oggi la tappa è stata molto difficile, anche perché non ho affatto esperienza nel deserto ma Jessica ed io non ci fermiamo e stiamo superando il tutto nel migliore dei modi…
Oggi oltre la sabbia ho percorso anche una tratta di deserto roccioso..la varietà di pietre che ho visto sono indescrivibili e abbinate alla dune e a qualche albero sono veramente uno spettacolo inspiegabile.
Superare delle montagne rocciose altissime dove non sai cosa ti aspetta dietro la cima è veramente emozionante ma allo stesso tempo ti carica di adrenalina.
Fratelli miei è tardi, fa freddo e sto morendo di fame..vi lascio…


Ore 2.10 e il volo continua…

12/09 - Deserto del Gobi (Mongolia)

In questo momento mi trovo in una tenda, ho acceso un piccolo fuoco per riscaldarmi e una candela per farmi un po di luce…
Sono quattro giorni che sono nel deserto..un’esperienza fantastica, ma allo stesso tempo pericolosa e piena di ostacoli.
Questa notte ho battuto ogni mio record di guida, ho guidato per 30 ore consecutive e non è stato per niente facile. Il deserto di notte è uno spettacolo veramente unico ma allo stesso tempo spaventa tantissimo.
Il viaggio stamane è iniziato alle sei del mattino, l’aria era ancora molto fredda…in Mongolia il clima della sera è molto diverso da quello della mattina, pensate che la mattina si sfiorano i 30° e la notte la temperatura scende fino a 0°.
Parto in perfetto orario e dopo qualche km un branco di gazzelle mi passa d’avanti ad una velocità incredibile, rallento e le osservo, sono un vero spettacolo sono circa una 50ina e sembra che non abbiano proprio voglia di fermarsi infatti svaniscono così tra la sabbia del deserto lasciando solo un enorme nuvolone di polvere. Riprendo subito la mia marcia, oggi la tappa è lunga e molto difficile quindi è meglio rimettersi in cammino. Durante la giornata va tutto alla grande, Jessica è una vera forza e nessuno la ferma, ci siamo promessi che arriveremo a Pechino e ce la metteremo tutta per raggiungere la nostra meta. Km dopo km inizia a calare la notte, d’avanti a me c’è un altro fantastico tramonto e inizia a scendere anche la temperatura…inizia a far freddo. Qualche minuto dopo mi viene comunicato via radio che un mio compagno di viaggio si è perso, e non risponde alla radio. Decido di tornare subito indietro seguendo la pista che ho segnato durante il percorso, per raggiungere tutto il gruppo. Passa un’ora ma ancora non l’abbiamo trovato ma fortunatamente, anche se con segnale disturbato, riusciamo a sentirlo via radio, ora almeno sappiamo che sta bene e che ha “solo” sbagliato la pista da seguire. Decidiamo di posizionarci, ognuno con il proprio mezzo, su qualche collinetta o duna e con i fari accesi in modo da renderci visibili. Uno dei miei compagni ha il gps, rivediamo tutto il percorso che aveva salvato e decidiamo di farlo nuovamente a ritroso, ma questa volta alcuni resteranno sulla collina con i fari accesi in modo tale che chi si allonta per la ricerca avrà la possibilità rendersi conto della distanza che lo separa da quel punto. Passa un’altra ora e lo troviamo, è stato veramente emozionante e non sono mancati complimenti e forti abbracci. Ormai il gruppo si è nuovamente compattato e ripartiamo subito, ma ormai è notte. Mi chiedono cosa voglio fare se caricare Jessica o fare campo stesso li ma ovviamente gli ho risposto che io e Jessica siamo prontissimi ad affrontare per la nostra prima volta il deserto in notturna. Andava tutto alla grande fino alle sei del mattino, mancavano altri 150 km alla fine della tappa, ma sono stati i 150 km più difficili di tutto il raid. La tenevo stretta a me, mantenevo il manubrio con forza perché tra sabbia e massi che ti compaiono improvvisamente se non la tieni forte rischi di cadere. La sabbia diventava sempre più alta e la guida sempre più difficile, siamo entrambi un po’ stanchi ma non molliamo…ad un certo punto nel bel mezzo della notte noto che sotto le gomme non c’è più sabbia, è diventato tutto fango per colpa di un breve ma intenso temporale. Continuo ad aprire il gas ma ad un certo punto sono costretto a fermarmi…sono rimasto con la moto impantanato in un metro e mezzo di fango e acqua! Provo ad uscirne fuori ma ogni tentativo è inutile, la gomma di dietro è ormai sprofondata nel fango e inizio ad essere molto stanco, mi fa sempre più male la spalla e non posso mollare Jessica. Passa circa un’ora e mezza e sono ancora fermo lì con acqua e fango fino al ginocchio e fa un freddo boia, non posso mollare proprio adesso, dopo 25 ore di viaggio e tanti km percorsi..nel frattempo si sono fatte le sei è trenta e non riesco a trovare una soluzione. Cerco di stare calmo, penso che sono fermo nel deserto, sono completamente bagnato e ricoperto di fango..mancano 86 km per finire la tappa.
Sento dei rumori, mi guardo intorno e vedo delle luci, inizio subito a sorridere, è sicuramente qualcuno dei nostri e finalmente riuscirò ad uscire da questo maledetto fango. Passano una decina di minuti e le luci sono sempre più vicine…è ROBERTO!!! Non potete immaginare quanto sia stato felice, ho iniziato ad urlare di gioia, non ce la facevo più a stare in piedi nell’acqua a mantenere Jessica. Roberto e altri compagni di viaggio mi hanno dato una mano e fortunatamente dopo venti minuti Jessica è fuori dal fango!!! Purtroppo non è finita lì ho percorso altri 30 km tra fango e acqua, Jessica non faceva altro che infangarsi e scivolare, ormai viaggio sul sapone e non è per niente facile, ho una spalla che brucia in un modo incredibile. Il fango ormai è ovunque è anche le gomme di Jessica hanno difficoltà a girare così decido di fermermi per smontare il parafango anteriore e proseguire la tappa. Fratelli, ho impiegato due ore per fare trenta km ma ci sono riuscito, sono nuovamente sullo sterrato e adesso mi mancano solo una 50ina di km…non posso e non devo mollare!
Ore 12.00 tappa finita, tanti abbracci e applausi per me e Jessica, questa volta siamo stati proprio bravi e fortunati…lei è stata veramente UNICA!
Adesso mangio e bevo una birra per festeggiare questa grande e unica impresa e poi vado a riposare, ho guidato per 30 ore e sono un po stanco, meglio recuperare un po di sonno…domani c’è ancora deserto.

PS. La data da ricordare e da segnare sul vostro calendario è il 3 Settembre, chiedo scusa a tutti per l’errore ma purtroppo ho perso il conto dei giorni.

Ore 13.47 e il volo continua…

2 Settembre - Mongolia -

Ci siamo fratelli miei...
Finalmente dopo un mese lascio la Russia.
Alle 9.00 del mattino sono arrivato in frontiera e a pochi metri da me c e (scusate per gli errori ma purtoppo sto utilizzando una tastiera Mongola) la Mongolia.
Lascio la Russia, lascio una nazione che mi ha creato molti problemi, lascio la nazione dove hanno rubato le chiavi di Jessica, lascio la nazione dove mi hanno bloccato la carta di credito perche hanno provato a clonarla, lascio la nazione con degli abitanti poco educati, molto invadenti e pieni di denti d oro, lascio la nazione che mi ha fatto percorrere km e km sui binari presenti sull asfalto, lascio la nazione che ci ha arrestato perche abbiamo fatto delle riprese della transiberiana (la ferrovia piu lunga del mondo)...ma lascio anche la nazione che mi ha ospitato per un mese,che mi ha dato la possibilita di visitare bellissime citta come Mosca e Sanpietroburgo con tutti i loro fantastici monumenti e mercati, lascio la Siberia...mi sono affezionato a lei, mi ha fatto spaventare tante volte durante le tappe notturne sullo sterrato, mi ha fatto perdere diverse volte il controllo della Ducati, mi ha fatto sentire freddo ma...mi manchera!Non mi piace dire addio, ma non so se tornero da te quindi ARRIVEDERCI cara Russia...
Cosi dopo 7 ore fermo per controlli alla frontiera ci sono..SONO IN MONGOLIA!
Fratelli, l accoglienza e stata fantastica e come ho superato il confine due gentilissime donne mi hanno offerto del latte appena munto in un bellissimo vassoio d argento, mi hanno scattato tante foto e sono partito immediatamente visto che si e fatto tardi e devo macinare ancora tanti km.
E cambiato tutto, l aria e pulita e la gente e sorridente, che bello vedere tutti questi sorrisi e le persone che continuano a salutarmi...mi piace fratelli, a primo impatto mi piace molto la Mongolia.
E notte fonda, la strada negli ultimi 80 km e stata veramente brutta e piena di buche e sassi ma finalmente trovo il villaggio con la mia tenda dove posso dormire, posare i bagagli e spogliarmi.

Prima di salutarvi volgio solo dirvi un ultima cosa, RICORDATE QUESTA DATA, RICORDATE IL 2 SETTEMBRE, nel prossimo Blog vi raccontero il perche ma posso garantirvi che e veramente una cosa molto EMOZIONANTE, quanto ho ricevuto questa notizia mi sono commosso!

Ore 3.00 (notte) il volo contina...
PS. ho messo un ora indietro quindi attualmente ho 6 ore avanti rispetto l Italia.

1 Settembre - ultima tappa in Siberia -

Il volo continua…siamo arrivati al 1 Settembre, sembra che sia partito ieri per vivere questo nuovo volo.
Sono quasi al confine con la Mongolia e guardandomi intorno noto che già sono cambiati i lineamenti delle persone e le strutture delle case. La temperatura è abbastanza buona, fa quasi caldo è c’è uno splendido sole, un sole che con questo clima tiepido mi fa venire in mente le “mie” Domeniche organizzate per il DucatiDreamsClub ITALIA, un sole che mi fa pensare a tutti quei sorrisi, a tutte le Ducati ferme in area di servizio con i loro felici centauri sempre pronti ad accendere il motore per affrontare una nuova Domenica in compagnia del LORO club, un’altra Domenica per visitare nuovi posti, per vedere nuovi paesaggi e per vivere ancora una volta forti emozioni lungo i 500km che come ogni Domenica il Dreams percorre in fila indiana offrendo a tutti coloro che hanno la fortuna di vederli passare una splendida passarella di Ducati
Oggi insieme a Jessica ho macinato molti km lungo le rive del lago Bayka, lungo circa 650km, largo 250km e profondo 1600m infatti contiene 1/5 delle risorse idriche di acqua potabile del mondo e attualmente è il lago più profondo dell’intero pianeta.
Fratelli questo meraviglioso lago mi ha trasmesso delle fortissime emozioni. .Da come potete immaginare è dal 10 luglio che non vedo il mare e per un Napoletano come me non è certo poco..anzi! E così oggi affrontando la Siberia con le sue strade poco asfaltate mi ritrovo ai piedi di una montagna e in lontananza vedo una grande “macchia nera”, continuo ad avanzare e km dopo km capisco che si tratta di asfalto. Non potete immaginare quanta felicità ho provato appena le gomme hanno toccato questo nuovo asfalto dopo tanti km di sterrato e sabbia…
Inizio questa bella salita, ci sono curve da brividi e inizio subito a fare qualche bella piega che già mi mancava…curva dopo curva l’adrenalina sale sempre più! Dopo qualche km vedo una bella curva a sinistra, come sempre cerco di farla nel migliore dei modi cercando ancora di imparare e migliorare il mio stile di guida, affronto la curva e…il BAYKA!
Continuo a fare strada adesso è tutta discesa, voglio arrivare giù quanto prima per costeggiare questo fantastico lago. Ecco perché mi emoziona tanto, perché sembra mare e fare oltre 250km al suo fianco attraversando ponti esagerati mi ha fatto sentire vicino casa…il mare…che spettacolo questo eterno movimento.
Anche questa volta sono riuscito a raggiungere la meta, qui sono le 1.13 di notte, il tempo di una doccia, di nutrirmi, bere una birra e scappo a dormire, domani sveglia alle 6.00 (le 23.00 Italiane) un saluto a tutti i Ducatisti del mondo.

Ore 1.14 e il volo continua…

29 Agosto - Siberia -

Prima di iniziare a raccontarvi quest’altra tappa volevo salutare il “nostro” Enzo che purtroppo dopo l’intervento è dovuto rientrare con urgenza in Italia e non proseguirà il viaggio con noi. E’ stato un momento molto emozionante…quando ci siamo salutati aveva le gli occhi gonfi dalle lacrime e mi ha detto solo una cosa..”porta Jessica (lui la chiama così) a Pechino e non mollare uomo Ducati!”Cosi mi avvicino gli stringo forte la mano e a voce bassa gli rispondo “non preoccuparti, uomo Ducati non molla e porterà Jessica a Pechino”! Così ho deciso che da oggi in suo onore la bimba si chiamerà Jessica.
Tornando a noi…
Sono tre giorni che viaggio per la Siberia in sella alla mia Ducati.
Certo non mi aspettavo ghiacciai e pinguini che mi attraversavano la strada ma posso garantirvi che non è per nulla semplice.
Non viaggio su asfalto da oltre 1000km…tutte le strade sono sterrate e con sabbia che rendono il tutto molto più difficile.
Mi hanno proposto di caricare Jessica sul furgone ma ovviamente ho rifiutato…devo portare la bimba a Pechino e deve percorrere tutti i km di ogni singola tappa.
E’ dura fratelli miei, quando senti la ruote anteriore insabbiarsi , provi quella bruttissima sensazione di cadere e provi in tutti i modi a tenere su la tua bimba, urli sotto il casco “ dai Jessica forza, non mi mollare”, continui ad avere la tua guida in piedi ma senti un forte male alle spalle ma non molli, vuoi terminare nel migliore dei modi anche questa tappa.
In tutti e tre i giorni la tappa è finita in notturna, rendendo il tutto ancora più difficile ma non vi nascondo che mi diverto tanto e che l’adrenalina ormai è alle stelle.
Non mi sarei mai aspettato così la Siberia..mi ha spiazzato completamente…il clima è freddo ma fortunatamente c’è il sole e l’autunno inizia a far cadere le prime foglie.
Ho dovuto cambiare nuovamente l’orario del mio orologio, un’altra ora avanti e siamo a quota 7, mentre l’orologio di Jessica non l’ho mai toccato, lei deve avere sempre l’ora italiana, l’ora della nazione che amo e che produce il marchio che accomuna milioni di appassionati e che ci permette di vivere giornate indimenticabili ed irripetibili…la DUCATI!!
Ci sono tanti laghi e casette di legno che d’inverno sono completamente ghiacciati ed innevate, il terreno è scurissimo infatti le chiamano TERRE NERE e sono molto fertili. Cambiano molto i paesaggi, adesso invece di essere circondato da alberi sono circondato da distese immense che mi consentono di osservare al meglio tutto ciò che mi circonda.
E’ sempre più dura fratelli miei e tra un paio di giorni mi tocca affrontare il deserto della Mongolia…speriamo bene!
Per il resto è tutto ok, Jessica sta benissimo e sta andando veramente forte, non la ferma nessuno…io sto bene ho solo 38 di febbre da un paio di giorni ma è TUTTO OK..resto sempre in attesa di una nuova alba per tirar giù la visiera e continuare il mio volo…

Ore 1.30 (notte) e il volo continua…